PEC: sab-ero[at]pec.cultura.gov.it   e-mail: sab-ero[at]cultura.gov.it  tel: 051/2910601 - 051/2910602 - 051/2910603

Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna


Villa Emma

Tra il 1942 e il 1943 giunsero e soggiornarono a Nonantola presso Villa Emma, una villa ottocentesca messa a disposizione dalla DELASEM, l'organizzazione per l'aiuto ai profughi ebrei in Europa, 73 ragazze e ragazzi ebrei, profughi dalla Germania, dall'Austria, e dalla Jugoslavia in gran parte orfani, i cui padri erano morti nei campi di concentramento di Sachsenhausen e di Buchenwald, e i cui fratelli, sorelle e madri erano stati deportati nella Polonia occupata e lì sterminati. Oltre che alla loro educazione si provvide ad avviarli ai lavori agricoli e artigianali, allo scopo di prepararli all'immigrazione in Palestina. Con l'occupazione nazista dell'Italia, il rischio di deportazione e morte si fece imminente anche per essi. I ragazzi e i loro accompagnatori vennero perciò dapprima trasferiti all'interno del Seminario della chiesa abbaziale e presso famiglie di contadini, artigiani e commercianti del luogo e si provvide poi, grazie all'opera di don Arrigo Beccari, del dottor Giuseppe Moreali e di diversi cittadini, ad organizzarne la fuga in Svizzera. Si salvarono tutti tranne uno e molti di loro, alla fine della guerra, andarono a vivere in Israele dove tuttora risiedono.
Nel 1997 fu affidato al professor Klaus Voigt, studioso dell'emigrazione ebraica in Italia nel corso degli anni delle persecuzioni naziste, l'incarico di condurre una approfondita ricerca sull'episodio. Da questo lavoro, svolto presso gli archivi di vari paesi europei ed in Israele, è scaturito un saggio edito in Germania e, successivamente in Italia, dal titolo Villa Emma. Ragazzi ebrei in fuga. 1940-1945 (Firenze, La Nuova Italia, 2002). Grazie a questa ricerca l'episodio di Villa Emma ha potuto essere inserito nel più ampio contesto dell'esilio ebraico in Europa e in Italia. Dalla ricerca è emersa inoltre una ricchissima documentazione fotografica.
Nel 2002, su iniziativa del Comune di Nonantola, della Provincia e del Comune di Modena, dell'Istituto storico della resistenza di Modena, della Parrocchia di Nonantola, della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia e della Cooperativa nuovi tempi srl., è stata costituita la "Fondazione Villa Emma – ragazzi ebrei salvati".


Obiettivi e interventi previsti
Riordino, inventariazione e catalogazione del fondo Villa Emma (1942-2008, bb. 60) e catalogazione del fondo fotografico (1000 fotografie).


Risultati attesi
Redazione e pubblicazione dell'inventario del fondo e del catalogo della fotografie.


Tempi
I lavori sono stati avviati nel 2009. Nel 2010 si è concluso l'intervento di riordino ed inventariazione del fondo Villa Emma. Nel 2011 si è conclusa la schedatura del fondo fotografico

Risultati
La vicenda di "Villa Emma" (Nonantola) (1935-2009). Inventario (file pdf- 130 KB), a cura di Paulo Frederico Bebiano Alunni Serra, 2010
La vicenda di "Villa Emma" (Nonantola). Inventario della sezione fotografica (file pdf- 130 KB), a cura di Priscilla Zucco, 2012  

 

<Indietro



Ultimo aggiornamento: 23/11/2023