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Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna

La Soprintendenza

Fino al 2015 le Soprintendenze archivistiche, introdotte nell’ordinamento amministrativo italiano a partire dal 1939, hanno svolto compiti di tutela degli archivi pubblici non statali e degli archivi privati dichiarati di interesse storico particolarmente importante.

Con l’entrata in vigore del DM del 23 gennaio 2016, n. 44, esse sono divenute Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, assumendo anche le funzioni di tutela dei beni librari non statali, attribuite fra il 1972 e il 2015 alle Regioni a statuto ordinario. Pertanto, attualmente la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna, organo periferico del Ministero della Cultura, svolge compiti di vigilanza e di tutela nei confronti dei beni archivistici e librari appartenenti a soggetti pubblici non statali e di quelli appartenenti a soggetti privati e dichiarati di interesse culturale.

A seguito delle Intese sottoscritte rispettivamente nel 2000 e nel 2005 tra il Ministero per i beni e le attività culturali e la Conferenza episcopale italiana, riguardanti la conservazione e la consultazione degli archivi d'interesse storico e delle biblioteche degli enti e istituzioni ecclesiastiche, la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna collabora anche con le istituzioni ecclesiastiche del territorio emiliano-romagnolo per la conservazione e la valorizzazione dei loro archivi e biblioteche.
 

 
 



Ultimo aggiornamento: 23/11/2023