Il monitoraggio compiuto dalla Soprintendenza archivistica a seguito del sisma ha evidenziato sei archivi parrocchiali ad altissimo o alto rischio di dispersione, per i quali era necessario un intervento di salvaguardia. D'intesa con l'ufficio dei Beni culturali della Curia, è stato individuato l'Archivio diocesano a Carpi come luogo in cui trasferire provvisoriamente la documentazione recuperata da edifici lesionati o inagibili e privi di custodia.
Il primo recupero è stato effettuato il 15 giugno 2012 a Concordia sulla Secchia e ha interessato gli archivi delle Parrocchie della Conversione di San Paolo apostolo di Concordia, di S. Caterina in Santa Caterina e di Nostra Signora di Fatima in San Giovanni Battista, tutti conservati al primo piano della canonica, gravemente lesionata dalle scosse del 20 e 29 maggio e a rischio di crollo, così come il palazzo confinante, mentre la chiesa e l'oratorio adiacenti alla canonica erano in buona parte crollati.
Il recupero dell'archivio, parte del quale giaceva a terra sparso sul pavimento poiché l'armadio in cui era conservato si è sfasciato per le scosse, è stato effettuato da una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Modena, diretta dall'ingegner Melotti, con autoscala, calando la documentazione dalle finestre del primo piano sulla strada prospiciente la canonica, dove essa è stata posta in appositi contenitori per trasloco da funzionari della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna e dal dottor Andrea Beltrami, archivista diocesano e cancelliere della Curia di Carpi e ispettore onorario della Soprintendenza archivistica, coadiuvati da un volontario della parrocchia.
La documentazione, pari a circa 25 metri lineari, è stata individuata e registrata in elenchi di trasloco in base alla parrocchia di provenienza. Le operazioni di individuazione e registrazione dei pezzi sono state notevolmente agevolate dal recente riordinamento, dalla numerazione evidente sulle unità archivistiche e dall'attenzione a non mescolare i diversi archivi prestata dai vigili del fuoco all'atto del prelevamento.
Il 29 giugno 2012 si è provveduto al recupero dell'archivio della Parrocchia di San Nicola di Bari in Cortile di Carpi (secc. XVI-XXI, m.l. 7 circa), conservato al primo piano della canonica inagibile e gravemente danneggiata nelle sue parti strutturali. Il recupero dell'archivio è stato effettuato, su incarico della Soprintendenza archivistica, dal dottor Beltrami, coadiuvato da due volontari della parrocchia e con l'assistenza dell'ingegner Melotti dei Vigili del Fuoco del Comando di Modena.
L'ausilio dei Vigili del Fuoco del Comando di Modena si è reso necessario anche per la porzione di archivio parrocchiale rimasta nella soffitta della canonica di Tramuschio di Mirandola, intervento effettuato il 25 luglio 2012. Nella stessa giornata i funzionari della Soprintendenza archivistica e il dott. Beltrami, coadiuvato da un collaboratore della Curia, hanno provveduto al recupero dell'archivio della Parrocchia di S. Giustina vergine e martire in Santa Giustina Vigona (1584-1994), conservato parte in soffitta e parte al piano terreno della canonica, parzialmente danneggiata dal sisma del 29 maggio, agibile ma disabitata e incustodita, e della parte di documentazione della Parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria in Tramuschio (1584-1998), che il parroco vi aveva ricoverato, trasferendola dal piano terreno della canonica di Tramuschio, inagibile.
Patrimonio da salvare. Recupero e tutela dei beni artistici diocesani, pagina del sito web della Diocesi di Carpi.