Il progetto nasce dalla collaborazione tra Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna e il Centro documentazione donna di Modena e costituisce una ulteriore tappa nell'azione di tutela e valorizzazione degli archivi femminili regionali condotta dalla Soprintendenza archivistica a partire dal 2010.
Obiettivo di fondo del censimento è la descrizione di nuclei documentari prodotti da singole o gruppi di donne conservati dagli Istituti culturali modenesi nonché della documentazione prodotta e conservata dalle associazioni femminili nel corso della loro attività.
Tali nuclei sono stati selezionati tra quelli già individuati nel corso del progetto di ricerca "STORICAmente. Negli archivi delle donne: 60 anni di storia modenese" (realizzato dal Centro documentazione donna di Modena, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Modena e conclusosi nel 2009) nel corso del quale erano stati sinteticamente descritti un cospicuo numero di archivi e di raccolte documentarie ascrivibili all'universo femminile.
Come già per il censimento realizzato nell'ambito bolognese obiettivo di fondo è l'individuazione e la tutela di nuclei documentari prodotti da donne per restituire loro visibilità pubblica, consentendo in tal modo il recupero di storie e vicende considerate marginali o sommerse.
I risultati del censimento saranno imputati nel Sistema Unificato delle Soprintendenze Archivistiche (SIUSA) e resi accessibili dal portale SIUSA-Archivi femminili in Emilia-Romagna al fine di dare agli archivi descritti una prima visibilità e di rendere possibili ulteriori arricchimenti.
Interventi previsti
Fra il 2013-2014 si provvederà a descrivere complessivamente 19 complessi archivistici tutti compresi nell'arco cronologico del XX secolo: si tratta di 13 archivi prodotti da associazioni di donne (alcune delle quali non più attive) e da componenti femminili costituitesi all'interno di organismi misti (partiti e sindacati), conservati presso diversi istituti modenesi. A questi si aggiungono 6 archivi personali, anch'essi collocati in istituti di conservazione del territorio.