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Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna


Una targa in ricordo di Roberto Weisz, 1 ottobre 2012 - maggio 2013


La Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna (assieme alla Direzione didattica Terzo Circolo di Bologna) promuove un progetto didattico dedicato a Roberto Weisz che si articola in una serie di incontri rivolti a tre quinte classi delle scuole elementari “Bombicci” e “Manzolini” con giornalisti, storici e archivisti per fare conoscere le vicende storiche legate agli anni del fascismo, alle leggi razziali e alla seconda guerra mondiale.
L'iniziativa avrà un momento solenne il 25 gennaio 2013 con l'apposizione sull'edificio della scuola Bombicci di una targa a ricordo di Roberto Weisz, bambino ebreo che aveva frequentato la scuola bolognese, poi deportato e ucciso nel campo di sterminio di Auschwitz.

Programma:

1 ottobre 2012, ore 9,00 - scuola “Bombicci” - via Turati, 84, Bologna
Incontro del giornalista Matteo Marani autore del libro Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo (Aliberti 2007) con tutte le classi coinvolte.

15 ottobre e 19 novembre 2012, ore 9,00 - scuola “Bombicci” - via Turati, 84, Bologna
Incontro di Mauro Maggiorani con le classi 5A e 5B per un inquadramento storico degli anni in cui Weisz fu a Bologna.

22 ottobre 2012, ore 14,00 - scuola “Manzolini” - via S'Isaia, 16, Bologna
Incontro di Mauro Maggiorani con la classe 5 per un inquadramento storico degli anni in cui Weisz fu a Bologna.

25 ottobre, ore 15,30 - scuola "Bombicci" - via Turati, 84, Bologna
Incontro con Giovanni Savigni, che fu compagno di classe di Roberto nel 1937/1938.

19 dicembre, ore 9,00 - scuola "Bombicci"- via Turati, 84, Bologna
Incontro con Ermenegildo Bugni (ANPI Bologna) e Giovanni Bettazzi per discutere di come si viveva sotto il fascismo e durante la seconda guerra mondiale.

21 gennaio 2013 - visita al Museo e al Ghetto ebraico di Bologna

25 gennaio 2013 - scuola “Bombicci” - via Turati, 84, Bologna
apposizione di una targa a ricordo di Roberto Weisz sulla parete della scuola "Bombicci".

29 gennaio 2013 - incontro in Sinagoga con la Comunità ebraica e il Rabbino.

18 marzo 2013 - visita all'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna.

24 aprile 2013 - deposizione di una corona davanti alla lapide della "scuoletta ebraica" in via Pietralata, presso il Quartiere Saragozza.

16 maggio 2013 - gita scolastica al parco storico di Monte Sole e visita al sacrario di Marzabotto. Incontro con la fondazione.

17 maggio 2013 - restituzione del concorso conCittadini in Assembela legislativa.

A completamento del progetto sono previste le visite al Museo memoriale della Libertà di Bologna (3 dicembre), al Museo ebraico di Bologna e al ghetto (21 gennaio 2013) e all'Aula didattica di Monte Sole (aprile 2013).

Il progetto ha avuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna e della Comunità ebraica di Bologna.

Chi è Roberto Weisz? Roberto era il figlio di Árpád Weisz, noto allenatore di calcio degli anni Trenta. Durante la permanenza in città della famiglia Weisz, quando il padre allenò il Bologna calcio, il bambino frequentò nell'anno scolastico 1937/1938 la classe seconda elementare alla scuola Bombicci nel quartiere Saragozza. L'anno successivo, con le leggi razziali, per i bambini ebrei fu creata una apposita “scuola ebraica” in via Pietralata, ma Roberto non fu iscritto. La famiglia Weisz era già in partenza per l'estero.
Chi è Árpád Weisz: Ebreo ungherese, fu un calciatore di grande livello; giocò per la propria nazionale alle Olimpiadi del 1924 ma raggiunse la fama portando allo scudetto l'Inter (allora denominata Ambrosiana) nella stagione 1929-30 e il Bologna nei campionati 1935-36 e 1936-37. Nel 1937 con il Bologna vinse anche a Parigi il Torneo dell'Esposizione Universale. Fu autore di un famosissimo manuale sul gioco del calcio. In seguito alle leggi razziali, istituite nel 1938 in Italia, dovette lasciare il Paese, riparando insieme alla moglie Elena, anche lei ebrea ungherese, e ai figli Roberto e Clara a Parigi. Quindi la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese olandese di Dordrecht, dove Arpad allenò con risultati eccezionali la squadra locale; in seguito all'occupazione tedesca i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e, successivamente, deportati nei campi di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte.

Weisz e Bologna: Nel gennaio 2009 su iniziativa del Comune di Bologna è stata posta una targa in memoria di Árpád Weisz sotto la torre Maratona nello Stadio Dall'Ara.

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Ultimo aggiornamento: 23/11/2023