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Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna


Archivio storico della Federazione anarchica italiana

La nascita dell'Archivio storico della Federazione anarchica italiana può essere collocata all'epoca del 17^ congresso della FAI (Livorno 1-3- novembre 1985) quando, riconoscendo l'importanza "di un organismo che coordini le attività di ricerca e collezione della memoria storica del Movimento Anarchico e della Federazione", viene costituita una commissione con l'incarico di raccogliere documentazione relativa a "tutto ciò che riguarda l'anarchismo italiano".
In realtà l'ambizioso progetto originario si rivelerà più difficile del previsto sia per il divario temporale tra la nascita della Federazione avvenuta nel 1945 e la decisione di costituirne l'archivio , sia per la particolarità della sua struttura organizzativa, priva di un organismo centrale. Possono infatti far parte della FAI, in forma autonoma, i gruppi e le individualità che si richiamano al «Programma anarchico» - redatto da Errico Malatesta (Santa Maria Capua Vetere, Na 1853 - Roma 1932) ed approvato al congresso dell'Unione anarchica italiana di Bologna (1 - 4 luglio 1920) - e si riconoscono nel «Patto associativo», strumento organizzativo (periodicamente soggetto a modifiche) che regola i rapporti interni della Federazione. All'attività della FAI concorrono sia i circoli locali sia le diverse commissioni di lavoro nazionali elette di volta in volta ad ogni congresso; tutto il materiale, ufficiale e non, prodotto dai diversi organismi rimane quindi ai gruppi e ai singoli che nel corso degli anni si trovano a ricoprire gli incarichi federali e che provvedono a conservare ed archiviare, spesso insieme alle proprie, anche le carte relative alla Federazione con modalità diverse a seconda della propria accuratezza e sensibilità.
I primi materiali, raccolti tra il 1986 e il 1987 e concentrati a Pisa presso la Biblioteca Franco Serantini, erano costituiti da una ventina di scatole con bollettini interni della FAI, documenti e relazioni, materiali di propaganda, oltre ad un centinaio di libri e varie riviste. Nel 1988, in seguito ad un deliberato congressuale, la documentazione è stata trasferita a Imola presso la sede del Circolo Malatesta al quale è stata affidata la conservazione e la gestione sotto la diretta responsabilità della Commissione archivio storico della FAI.
Nel corso degli anni i fondi e i materiali si sono costantemente incrementati, poiché sono numerosi i militanti, i gruppi, le federazioni locali della FAI o di ambito anarchico e libertario, che affidano al Circolo imolese le carte da loro prodotte o raccolte riguardanti il movimento anarchico di lingua italiana e internazionale.
Ad oggi il patrimonio documentario è costituito da 245 unità archivistiche e carte sciolte, per circa 30 metri lineari e comprende, oltre alla documentazione prodotta dalla FAI, le carte di svariati gruppi di rilevanza nazionale, regionale e locale e numerosi fondi personali di militanti del movimento anarchico e libertario. Vi si trovano anche alcune raccolte documentarie, in parte donate da gruppi e singoli militanti e in parte costituite nel tempo dai responsabili dell'archivio.


Interventi realizzati

Tra il 2011 e il 2012 la Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna ha finanziato un intervento finalizzato all'individuazione e descrizione dei fondi archivistici e delle raccolte documentarie che costituiscono l'Archivio storico della Federazione anarchica italiana, conservato a Imola presso il Circolo di studi sociali Errico Malatesta, dichiarato di interesse storico particolarmente importante con decreto n. 1 del 28 giugno 2010 emesso dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna.​​​​​​​
E' stata condotta una approfondita ricognizione dei fondi e delle raccolte finalizzata a ricostruirne la storia archivistica; sono state quindi redatte sintetiche ma accurate descrizioni della consistenza e del contenuto nonché dei soggetti produttori.
Sulla base di tale ricognizione sono state predisposte le schede per l'imputazione nel Sistema Informativo Unificato delle Soprintendenze Archivistiche (SIUSA) dei dati relativi a ciascuno dei fondi e delle raccolte conservati, ed eventualmente delle loro serie principali, nonché del soggetto conservatore.
E' stata inoltre compilata una Guida topografica ai fondi e alle raccolte.
Entro la prima metà del 2013 è prevista la pubblicazione di un volume a stampa contenente le schede descrittive dei fondi e delle raccolte che costituiscono l'Archivio storico della Federazione anarchica italiana.    
 



Ultimo aggiornamento: 18/06/2024