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Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna


Famiglia Cavazza Isolani

L'attuale famiglia Cavazza Isolani trae la propria origine dall'unione della famiglia Cavazza - illustrata da imprenditori come Felice (1829-1908), che fu innalzato al rango comitale dal re d'Italia Umberto I nel 1885, e Francesco (1860-1942), che fu anche storico e fondatore dell'istituto per ciechi che porta il suo nome, e da scienziati come Filippo (1886-1953), biologo e zoologo, studioso della colonizzazione e delle bonifiche - e dell'antica e nobile famiglia bolognese degli Isolani, unione avutasi con il matrimonio tra l'ultima discendente di questi, Letizia Isolani, e Paolo Emilio Cavazza nel 1951. La famiglia Isolani, assai influente in Bologna fin dall'inizio del Trecento, nel 1668 con il matrimonio tra Iacopo Isolani e Francesca Lupari, unì titoli e diritti per cui essi divennero, da allora in poi, Isolani Lupari. Numerose altre famiglie nobili bolognesi strinsero matrimoni con la famiglia Isolani Lupari e vi videro confluire i loro diritti e patrimoni, tra cui in particolare i Casali - a seguito del lascito ereditario di Gregorio Filippo Maria Casali Bentivoglio Paleotti - fino all'unione con i Cavazza.

L'archivio, per un totale di circa 1928 unità archivistiche, è costituito dalla documentazione più caratteristica di un grande archivio gentilizio (Istrumenti, Processi, Mastri e Giornali di cassa) che dà conto della gestione patrimoniale dei beni e dei diritti propri dell'antica famiglia senatoria bolognese degli Isolani - poi Isolani Lupari -, soprattutto in relazione al feudo di Minerbio, territorio su cui gli Isolani stessi esercitarono per secoli prerogative giurisdizionali e di giuspatronato ecclesiastico. L'archivio conserva anche altri fondi archivistici prodotti da quelle famiglie nobili bolognesi che ebbero rapporti patrimoniali e legami familiari con gli Isolani, o che estinguendosi fecero confluire verso di loro per via testamentaria i propri titoli e beni; vi si trovano così documentazioni della stessa natura patrimoniale e processuale relative anche alle famiglie: Berò, Casali, de' Chiari, Paleotti, Tattini e Ratta; particolare rilievo hanno poi atti e documenti personali di Gabriele Paleotti (- 1597), cardinale e primo arcivescovo di Bologna che prese parte con un ruolo di primo piano al Concilio di Trento.
Il primo intervento sull'archivio Isolani di cui si abbia memoria risale agli anni 1930 e seguenti, quando l'archivista ecclesiastico don Augusto Macchiavelli compilò un "inventario" in cui la documentazione più antica e preziosa veniva descritta senza alcuna struttura, bensì organizzata per "serie" distinte alfabeticamente e corrispondenti ad una singola famiglia produttrice senza prendere in considerazione tutta la documentazione di carattere contabile ed amministrativo dei secoli XVI-XIX. L'archivio, che ha subito consistenti danni per cause belliche nel 1944, alla fine degli anni Cinquanta fu riordinato, limitatamente all'archivio Paleotti dallo storico Paolo Prodi, mentre nel 2006 è stato oggetto di ricognizione promossa dalla Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna.


Interventi previsti
Si è ritenuto opportuno procedere a una ricognizione per quanto possibile analitica di ogni unità archivistica esistente, data l'assenza di ogni altro strumento di corredo affidabile, procedendo in particolare al riconoscimento, per quanto possibile, del legame tra ciascuna unità di documentazione e il suo produttore.


Obiettivi
Elenco di consistenza analitico consultabile presso la Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna.


Tempi
Avviato nel 2006 si è concluso nel 2007.


Risultati
Dal lavoro di ricognizione di tutto il materiale è scaturita la mostra "Scrigni di memorie" tenutasi a Bologna, a palazzo Isolani, il 23 settembre 2006.


Per saperne di più

Descrizione del complesso archivistico Isolani Lupari, famiglia in SIUSA - Gli archivi dell'Emilia Romagna.

Scrigni di memorie : gli archivi familiari nelle dimore storiche bolognesi : giornate europee del patrimonio Un patrimonio venuto da lontano, Bologna 23-24 settembre 2006 (file pdf - 2.4 MB).  Bologna : Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, stampa 2006.

 

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Ultimo aggiornamento: 18/06/2024